PALERMO – Un momento di pura magia musicale ha illuminato la storica sala Malachite della Casa Centrale degli Scienziati di Mosca, cuore pulsante della capitale russa. Il pubblico presente, ha assistito a un’esibizione straordinaria dell’Ave Maria del compositore palermitano Bartolomeo Cosenza, un’opera capace di toccare le corde più profonde dell’animo umano con la sua dolcezza e intensità.
L’evento, inserito nel prestigioso programma di concerti “per paesi e continenti”, ha visto protagonista l’ensemble da camera moscovita “Nouvelle”, guidato dalla soprano lirico-coloratura Ksenia Odintsova. La sua voce, intensa ed eterea, ha saputo donare una nuova luce alla composizione di Cosenza, regalando al pubblico un’esperienza emotiva e coinvolgente.
Ad accompagnare la Odintsova, un quartetto di talentuosi musicisti: Natalia Yakhont all’arpa, Maxim Zolotarenko al violoncello, Yaroslav Azanov al clarinetto e Natalia Peshekhonova al pianoforte. L’intreccio armonico tra gli strumenti ha creato un’atmosfera suggestiva e vibrante, dove ogni nota sembrava raccontare una storia, evocando sentimenti di pace e introspezione.
L’Ave Maria di Cosenza, già nota per la sua bellezza melodica e la capacità di trasmettere emozioni universali, ha trovato nella cornice moscovita un palcoscenico perfetto per esprimere il suo messaggio di speranza. L’interpretazione ha conquistato il pubblico, che a conclusione dell’esibizione, ha confermato il gradimento con un applauso lungo e sentito, segno di un successo artistico senza confini.
In un periodo in cui la musica si conferma ancora una volta un linguaggio capace di unire le persone, il concerto di Mosca ha rappresentato un ponte tra culture, sottolineando il valore dell’arte come veicolo di emozioni e valori universali. Una serata indimenticabile, in cui la melodia ha parlato direttamente al cuore, lasciando un segno profondo nell’animo degli spettatori.