Le dichiarazioni del curatore Maria Di Renzo e del sindaco Federico Basile
MESSINA – Cinque partite per decidere il futuro. È il tempo concesso dall’esercizio provvisorio al Messina, fino al 5 ottobre, quando si capirà se esistono le condizioni per garantire continuità al club (che milita in serie D). La curatrice fallimentare, l’avvocata Maria Di Renzo, ha fatto il punto della situazione a Palazzo Zanca, affiancata dal sindaco Federico Basile, dai collaboratori Corrado Taormina e Domenico Amagliani, oltre ai rappresentanti di Caffè Barbera e Fontalba e ai membri della cooperativa che sta sostenendo la gestione.
Il nodo del debito sportivo
Il passaggio più delicato riguarda l’entità del debito sportivo. Le cifre non sono ancora chiare e questo rende difficile attirare investitori. “Ho chiesto alla Federazione di avere un dato certo aggiornato al 15 settembre – ha spiegato Di Renzo – perché la contabilità della società non è mai stata lineare. Se fosse solo il debito relativo agli stipendi di giugno si tratterebbe di circa 150mila euro, ma se dovessero rientrare anche pendenze fiscali e assicurative si salirebbe a oltre 900mila euro”.
Proprio per questo la curatrice sottolinea che ogni passo dovrà essere accompagnato da garanzie solide. “Chiunque voglia acquisire il Messina dovrà dimostrare serietà e impegni concreti. Non avrebbe senso proseguire un esercizio provvisorio per tutta la stagione, sarebbe contrario alla logica. Serve invece un progetto che dia continuità”.
Offerta irrevocabile e tempi ridotti
Il percorso individuato è quello di un’offerta irrevocabile d’acquisto, che verrà pubblicizzata senza indicare il nome dell’investitore. Su quella base sarà organizzata un’asta aperta a rilanci migliorativi. La normativa prevede una procedura di trenta giorni, ma la curatela punta a dimezzare i tempi: due settimane di pubblicità e chiusura entro un mese. “Ho ricevuto proposte che reputo valide – ha aggiunto Di Renzo – altrimenti non avrei neanche chiesto l’esercizio provvisorio. Ho voluto provarci per rispetto verso la città, i tifosi e la fede calcistica”.
Un ruolo cruciale in questa fase lo stanno giocando gli sponsor locali e la cooperativa che ha sostenuto il club non solo economicamente ma anche a livello organizzativo. Barbera e Fontalba hanno garantito la copertura necessaria per arrivare alla scadenza del 5 ottobre, mentre la cooperativa ha messo a disposizione professionalità e il logo storico già presente sulle nuove maglie.
Il sindaco Basile ha ribadito la disponibilità del Comune: “Abbiamo garantito strutture e supporto – ha dichiarato – ma adesso tocca all’imprenditoria dimostrare di credere in questo progetto. Mi auguro che possa emergere una proprietà locale, ma chiunque arrivi dovrà avere basi solide per assicurare futuro al calcio in città”.
Intanto la squadra, guidata da uno spirito di responsabilità, continua a scendere in campo con impegno. “Ho detto ai ragazzi che fanno parte integrante di questo tentativo – ha concluso Di Renzo – e i loro risultati possono aiutare a convincere tifosi e investitori”.
Dopo il 5 ottobre, ogni scenario dipenderà dall’esito delle trattative, dal reale ammontare dei debiti e dalla capacità di trovare un acquirente pronto a scommettere sulla rinascita dell’Acr Messina.






