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Taormina

Taormina non è solo il Corso Umberto. La bellezza di una città che non si spegne…

La città si ricarica, si prepara, si rigenera in vista della prossima stagione

TAORMINA In autunno, nella Perla dello Jonio, le strade restano animate da turisti e canterini. I visitatori apprezzano la bellezza di Taormina e dei centri vicini, ma soprattutto l’accoglienza che la città offre durante tutto l’anno. Oltre il Corso Umberto, l’identità quotidiana si ritrova nei quartieri e nelle vie meno battute, dove si percepisce la misura reale del luogo.

Una domenica a Taormina

Salendo verso i rioni più defilati, le voci dalle case si mescolano ai profumi dei pranzi in preparazione, secondo l’abitudine domenicale. Il passo è più lento: i turisti si fermano per un caffè, si concedono una sosta in pasticceria per il cannolo, si affacciano ai belvederi per osservare l’Etna sul mare, fotografano i vicoli e si trattengono in piazza ad ascoltare i canterini. I residenti seguono la loro routine: c’è chi partecipa alla messa, chi fa colazione nel proprio bar di riferimento, chi passeggia al sole senza fretta. In piazza IX Aprile i bambini giocano ad acchiapparella o a “1, 2, 3 stella”, mentre le mamme conversano con tranquillità. È la parte più semplice e autentica della città, quella che resta nella memoria di chi la vive.

La città che rallenta senza fermarsi

Con l’autunno la luce cambia e le giornate si accorciano, ma la struttura sociale rimane solida. I canterini si ritrovano nelle piazze; gli anziani camminano con i nipoti e raccontano il passato. Taormina non si spegne: rallenta, si ricarica e si prepara alla stagione successiva. In queste settimane la città è soprattutto dei taorminesi, che recuperano tempo per sé e per il benessere personale, riscoprendo l’attenzione alle piccole cose. Nella Villa comunale qualcuno si siede all’ombra di un albero e osserva il centro che scorre piano, con la consapevolezza di abitare un luogo di qualità anche lontano dai picchi estivi.