A torto o a ragione
Sicilia

La Sicilia accelera sulla transizione energetica, nuovo bando da 62 milioni per le Comunità energetiche

La Regione punta sul fotovoltaico per rafforzare la produzione condivisa di energia. Sannasardo: “Ridurre la povertà energetica e abbassare le bollette”
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Nuova svolta decisiva per la Sicilia, che si prepara ad intraprendere un passo decisivo verso la transazione energetica. La Regione ha annunciato un nuovo bando da 62 milioni di euro, finanziato nell’ambito del Programma Operativo FESR 2021-2027, per promuovere la realizzazione di impianti fotovoltaici a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer). L’iniziativa mira a rafforzare una produzione energetica condivisa e sostenibie sull’isola, dove attualmente si contano meno di 15 comunità energetiche.

L’annuncio è stato dato da Roberto Sannasardo, Energy Manager della Regione Siciliana, nel corso di un convegno organizzato da Unioncamere Sicilia nell’ambito del progetto “Transizione Energetica”, finanziato da Unioncamere nazionale attraverso il Fondo Perequativo 2023-2024.

Studi di fattibilità e prossimi passi

Grazie al precedente bando regionale, ben 331 Comuni siciliani hanno avviato studi di fattibilità tecnico-economica per la costituzione delle Cer. Finora, sette di essi hanno già completato tale fase e si apprestano a passare alla realizzazione concreta degli impianti. Per gli altri Comuni ci sarà l’opportunità di partecipare al nuovo bando previsto per febbraio, che introduce una significativa novità: il ruolo di capofila potrà essere assunto da qualsiasi soggetto appartenente alla comunità, a condizione che il Comune partecipi come membro, anche senza detenere la leadership dell’iniziativa.

“La presenza dell’ente pubblico nella Cer— ha dichiarato Sannasardo — è fondamentale per garantire il carattere sociale del progetto, che punta a contrastare la povertà energetica, migliorare le condizioni abitative dei soggetti più fragili e parallelamente, ridurre le bollette per tutti gli aderenti, siano essi cittadini o imprese”.

Benefici economici e competitività territoriale

Un altro punto cruciale evidenziato da Sannasardo riguarda il costo dell’energia. “Da quest’anno — ha spiegato — il prezzo dell’elettricità verrà calcolato su base territoriale. Maggiore sarà la quota di energia rinnovabile prodotta localmente, minore sarà il costo dell’elettricità per le comunità siciliane. Questo meccanismo potrà rendere la Sicilia più competitiva, attirando nuove realtà produttive pronte a beneficiare di costi energetici contenuti”.

La visione di Unioncamere Sicilia

Santa Vaccaro, segretario generale di Unioncamere Sicilia, ha sottolineato l’importanza di puntare sulle rinnovabili: “Attualmente, la produzione di energia green copre solo un terzo del fabbisogno isolano. Investire sul fotovoltaico è indispensabile per ridurre la dipendenza dalle fonti fossili, ormai sempre più costose e insostenibili”.

Il nodo dei fondi PNRR e le scadenze imminenti

Nel corso del convegno è emerso un dato significativo: su un totale di 2,2 miliardi di euro stanziati a livello nazionale dal PNRR per finanziare le Cer, ne sono stati utilizzati meno di 100 milioni. Il termine per accedere a questi fondi è fissato al 31 marzo, ma il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica starebbe valutando una proroga e l’estensione del bando anche ai Comuni fino a 15mila abitanti.

In attesa di sviluppi a livello nazionale, il nuovo bando regionale si configura come una straordinaria opportunità per accelerare la transizione energetica in Sicilia, offrendo soluzioni concrete a sostegno di comunità più sostenibili e competitive.