MESSINA – Il mare di Messina e della sua costa jonica si tinge ancora una volta di blu, grazie al risultato raggiunto dalla città metropolitana premiando anni di impegno, programmazione e attenzione al territorio. La città metropolitana dello stretto si è infatti ufficialmente inserita nell’élite delle località balneari d’eccellenza con l’assegnazione della bandiera blu 2025 per le spiagge di Santa Margherita, Capo Peloro e Torre Faro. Un debutto significativo, simbolo di una svolta verso la sostenibilità ambientale e la valorizzazione delle risorse naturalistiche. Il traguardo arriva insieme alla conferma corale del comprensorio jonico, che rafforza la propria presenza tra le mete turistiche più virtuose d’Italia. A incoronare le spiagge siciliane è stata, come ogni anno, la Foundation for environmental education (Fee), organizzazione non governativa con sede in Danimarca che ha stilato la nuova lista delle località costiere che si sono distinte per la qualità delle acque, dei servizi e per una gestione sostenibile del territorio.
A spiccare è proprio Messina, che ottiene per la prima volta il vessillo per tre delle sue spiagge, Santa Margherita, Capo Peloro e Torre Faro, frutto di un percorso di riqualificazione ambientale e miglioramento dei servizi avviato con determinazione negli ultimi anni. Un segnale forte di attenzione all’ambiente e di valorizzazione del litorale, che conferma l’impegno dell’Amministrazione cittadina verso una gestione lungimirante e moderna delle risorse costiere.
La costa jonica fa il pieno, sette le località premiate
Il comprensorio jonico messinese si conferma tra le eccellenze balneari a livello nazionale, con ben sette comuni premiati che consolidano la reputazione della fascia costiera orientale come modello di qualità ambientale e turistica. A guidare il gruppo è Santa Teresa di Riva, che ottiene per il nono anno consecutivo l’ambita bandiera Blu, seguita da Alì Terme, che ottiene l’assegnazione per il sesto anno, Roccalumera per il quinto, Furci Siculo per il quarto e Taormina, che mantiene il riconoscimento per la spiaggia della frazione Mazzeo, introdotta per la prima volta nel 2024. Letojanni, anch’essa premiata per la prima volta lo scorso anno, ottiene la conferma con il secondo vessillo consecutivo.
La vera novità dell’edizione 2025 è rappresentata da Nizza di Sicilia, che dopo due anni di tentativi riesce finalmente a centrare l’obiettivo, entrando per la prima volta nel circuito delle località certificate. Un risultato accolto con soddisfazione dall’amministrazione comunale, che ha investito con continuità nel miglioramento dei servizi e nel rispetto dei parametri fissati dal programma Fee.
Restano fuori soltanto Giardini Naxos e Sant’Alessio Siculo, che per quest’anno non hanno avanzato la candidatura. Tuttavia, la Riviera jonica si attesta tra le zone costiere con il più alto numero di spiagge premiate in Sicilia, rafforzando un’identità turistica fondata su sostenibilità, cura del territorio e accoglienza di qualità.
Sicilia, confermate 14 Bandiere Blu ma Lipari e Ispica perdono il titolo
A livello regionale, la Sicilia mantiene 14 località premiate, nonostante le uscite di Ispica e Lipari, che non hanno ottenuto la riconferma. Accanto alle sette località del versante jonico messinese e al capoluogo peloritano, figurano anche Tusa, sempre nel messinese, Menfi in provincia di Agrigento e le spiagge ragusane di Ragusa, Modica, Pozzallo e Scicli.
La cerimonia a Roma e gli obiettivi del triennio verde
La cerimonia di consegna delle Bandiere Blu si è tenuta a Roma, nella sala convegni del consiglio nazionale delle ricerche, cornice istituzionale scelta per celebrare un riconoscimento sempre più centrale nella strategia ambientale e turistica dei territori. Il prestigioso vessillo viene assegnato in base a 32 criteri rigorosi e periodicamente aggiornati, con l’obiettivo di incentivare le amministrazioni comunali a un miglioramento costante nella gestione sostenibile del litorale, nella tutela ambientale e nella qualità dei servizi offerti ai cittadini ed ai turisti.
Il processo di valutazione è frutto di un lavoro congiunto che coinvolge numerosi enti istituzionali e accademici di rilievo, dai ministeri del turismo, dell’ambiente e dell’agricoltura all’istituto superiore di sanità, passando per il Cnr, le università della Tuscia e per Stranieri di Perugia, fino alle rappresentanze del comparto balneare, con Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti, una sinergia che garantisce serietà e trasparenza in ogni fase dell’assegnazione.