TAORMINA – Le eccellenze del turismo balneare italiano, in occasione dell’ottava edizione del G20s, il summit nazionale che riunisce le comunità marine del paese accomunate da sfide strutturali comuni, si sono ritrovate ad Alghero. Presente anche Taormina, perla indiscussa del turismo siciliano, tra le località che catalizzano oltre 50 milioni di visitatori annui, pari al 12% del totale complessivo nazionale di turisti che gravitano attorno a questi territori, spesso piccoli per estensione e popolazione, ma grandi per impatto e responsabilità.
A rappresentare la città di Taormina, l’assessore al turismo Jonathan Sferra ed il consigliere comunale Antonio Gullotta, che insieme hanno portato al centro del dibattito l’esperienza amministrativa della giunta De Luca, sottolineando le buone pratiche adottate nel campo della gestione dei rifiuti, dell’imposta di soggiorno e nell’utilizzo efficiente delle partecipate comunali come leve di sviluppo e razionalizzazione dei servizi.
Sostenibilità, governance e servizi, ecco le sfide delle località turistiche marine
La prestigiosa vetrina si è svolta ad Alghero, in Sardegna ed ha richiamato sindaci, amministratori locali, rappresentanti delle categorie economiche del turismo e della balneazione, tour operator, assessori regionali e membri del governo, uniti da un obiettivo comune, rafforzare la governance delle comunità costiere e delineare strategie per la sostenibilità turistica.
Nel corso dei tre giorni di lavori, l’agenda del summit ha toccato tematiche centrali per il futuro delle comunità marine quali, la tutela ambientale, l’erosione costiera, l’emergenza rifiuti, la creazione di comunità energetiche basate su fonti rinnovabili, la mobilità urbana nei centri turistici congestionati, la regolazione degli affitti brevi e la coesistenza tra vita residenziale e flussi stagionali. Particolare attenzione è stata rivolta anche alla sicurezza del mare ed alla gestione del demanio, spesso ostaggio di normative frammentate che rallentano investimenti e progetti infrastrutturali. Attenzionato, anche il tema della pressione turistica, oggetto di interesse per molte delle città presenti, come Taormina, che pur accogliendo milioni di visitatori, devono far fronte a carenze strutturali causate da una dotazione di servizi tarata su popolazioni residenti di dimensioni contenute.
Verso lo status giuridico di “comunità marina e lacuale”
Tra i momenti più rilevanti dell’incontro, l’annuncio dell’avvenuto deposito del disegno di legge per il riconoscimento dello status giuridico di comunità marina e lacuale, fortemente sostenuto dal coordinamento del G20s e da diversi parlamentari presenti. Il testo legislativo mira a colmare un vuoto normativo, definendo criteri oggettivi per attribuire questa qualifica ai comuni costieri e lacuali ad alta densità turistica.
Il provvedimento, nella fase di riconoscimento, prevede il coinvolgimento delle regioni e delega al ministero del turismo, l’individuazione dei fabbisogni standard in base alla pressione turistica rilevata. Una volta approvata, la norma dovrebbe permettere un riequilibrio delle risorse e dei servizi pubblici, adeguando l’offerta alla domanda effettiva durante i picchi stagionali.
“Si tratta di un lavoro costante e proficuo che, una volta approvato, consentirà anche a Taormina di beneficiare di una cornice normativa più equa e rispondente alle sfide che affrontiamo ogni giorno. I piccoli e medi comuni turistici non possono più essere lasciati soli a gestire flussi eccezionali con mezzi ordinari”, ha dichiarato l’assessore Sferra commentando positivamente le parole stabilite dal proveddimento.
Una rete di città simbolo del turismo italiano
Insieme a Taormina, hanno preso parte al summit numerose realtà di punta del turismo nazionale, tra cui Sorrento, Alghero, Arzachena, Bibbona, Caorle, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Chioggia, Comacchio, Grado, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Riccione, Rosolina, San Michele al Tagliamento, San Vincenzo, Viareggio e Vieste. Significativa anche la partecipazione istituzionale, con l’intervento del ministro per la disabilità Alessandra Locatelli e di numerosi parlamentari che hanno sottolineato l’urgenza di un nuovo modello di sviluppo territoriale che tenga conto delle specificità delle comunità marinare, garantendo al contempo tutela del paesaggio, vivibilità per i residenti e qualità dell’accoglienza per i visitatori.