TAORMINA – “La Sicilia ha tutte le carte in regola per essere il crocevia del dialogo tra culture, istituzioni e popoli. Con Taobuk mostriamo al mondo la nostra vocazione europea e mediterranea”. Così il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, intervistato alla vigilia del festival, ha presentato la XV edizione di Taobuk – Festival Internazionale del Libro, in programma a Taormina dal 18 al 23 giugno 2025.
Accanto a lui, la fondatrice e direttrice artistica del festival Antonella Ferrara ha ribadito l’essenza del tema scelto: “Confini è parola chiave del nostro tempo. Noi la leggiamo come possibilità di attraversamento, non come limite. Vogliamo costruire un luogo di ascolto, riflessione e pluralità”.
Nelle dichiarazioni dei due protagonisti emerge chiaramente il ruolo strategico del festival: unire pensiero, politica e bellezza per leggere la complessità contemporanea. “Celebrare i 70 anni della Conferenza di Messina con un programma culturale così profondo – ha aggiunto Schifani – è il modo migliore per ricordare le nostre radici europee e rinnovare l’impegno per un futuro comune”.
Un festival che parla al mondo
Con oltre 200 ospiti internazionali, Taobuk 2025 proporrà sei giorni di incontri, dibattiti, premi e spettacoli. Il cartellone è impreziosito da nomi come Peter Cameron, Amélie Nothomb, Susanna Tamaro, Zadie Smith e Javier Cercas, insigniti del Taobuk Award for Literary Excellence. Per le arti visive, il protagonista sarà Ai Weiwei con l’installazione After Water Lilies, mentre Whoopi Goldberg riceverà un premio speciale per cinema e teatro. Riconoscimenti anche alla musica con Jessica Pratt e Ramin Bahrami, e alla danza con il Centro Coreografico Nazionale/Compagnia Aterballetto.
Il momento più atteso sarà il Taobuk Gala del 21 giugno al Teatro Antico, co-condotto da Antonella Ferrara e Massimiliano Ossini, con l’accompagnamento dell’Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania. L’evento sarà trasmesso in prima serata su Rai 1 il 2 luglio.
D’Arrigo, Applebaum e la cultura che interroga
Tra gli eventi centrali, l’omaggio a Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo, in occasione del cinquantesimo anniversario dalla pubblicazione. Domenica 22 giugno, una produzione originale con Vinicio Capossela, Max Casacci e Davide Livermore restituirà tutta la potenza visionaria del romanzo. La stessa sera sarà assegnato il Premio Strega per la Saggistica, con un riconoscimento speciale ad Anne Applebaum.
“Abbiamo bisogno di pensiero critico – ha sottolineato Ferrara –. E oggi più che mai la cultura deve interrogare, non intrattenere”. Significativa anche la sezione dedicata a Italo Calvino, con “Calvino #25” ispirato alle Lezioni americane e al rapporto tra umanesimo e tecnologia. Il manifesto del festival è firmato da Mimmo Paladino.
Un laboratorio di futuro, radicato nel presente
Nelle parole del presidente Schifani, Taobuk è “uno dei fiori all’occhiello della programmazione culturale siciliana”. Per Ferrara, “è una comunità che cresce, che accoglie, che interroga. Il nostro compito non è semplificare il mondo, ma offrire strumenti per abitarlo con consapevolezza”.
Il programma coinvolgerà anche voci come Gioconda Belli, Monica Maggioni, Luciano Floridi, Giovanni Allevi, Emanuele Trevi, Massimo Recalcati, Giulio Tremonti, Luigi Zoja, Josep Borrell, Ferruccio de Bortoli, Carlo Nordio, Paolo Zangrillo, Alessandro Robecchi e molti altri.
Taobuk si conferma così non solo festival, ma infrastruttura civile e visione collettiva. Un’esperienza che, come ha detto Ferrara, “non finisce con l’ultima giornata, ma lascia una traccia. Un confine che diventa soglia. È lì che ci incontriamo”.