La performance di Siani
Il red carpet (Sophia Filistad, Matteo Arrigo)
TAORMINA – Una serata che attraversa registri opposti, senza perdere mai il filo delle emozioni. È il segno distintivo del Taormina Film Festival, giunto alla sua 71esima edizione sotto la direzione di Tiziana Rocca, che nella giornata di ieri ha offerto al pubblico momenti di grazia musicale, comicità trascinante e riflessioni spiazzanti.
La magia si è accesa subito, con Carmen Consoli a riportare la musica nel cuore del Teatro Antico. Essenziale, intensa, perfettamente a fuoco, l’artista catanese ha aperto la serata con un set capace di raccontare storie senza alzare la voce, lasciando che fossero le pause e le parole a disegnare l’incanto.
Poi, il palco ha cambiato ritmo. Con Alessandro Siani, l’atmosfera si è caricata di ritmo, ironia e applausi. L’attore napoletano ha chiamato accanto a se Giovanni Esposito, protagonisti nell’opera teatrale “Borsellino” di Toni Sperandeo. Siano ha trasformato il Teatro in un’arena di risate, che sanno affondare nella memoria collettiva, nei gesti della quotidianità. Esilarante il racconto del party organizzato dalla direttrice artistica Tiziana Rocca che ha visto ospite d’eccezione Martin Scorsese. Per Siani è arrivato il Premio Taormina Best Performance Award, accolto con la leggerezza e l’istinto comico che lo contraddistinguono.
Ma a lasciare il segno è stato anche Dennis Quaid, ospite del festival e destinatario del Taormina International Award. L’attore texano ha parlato del suo percorso personale e spirituale, svelando una fede profonda e un’identificazione politica: “Trump ha l’America nel cuore”, ha affermato senza esitazioni. La lettura della Bibbia, ha aggiunto, gli ha dato una nuova prospettiva sul tempo e sulla vita: “A vent’anni ti parla del coraggio, a quaranta della colpa, a sessanta della redenzione”.
Nel pomeriggio, il festival ha offerto uno sguardo nuovo sul genere fantasy, con la proiezione di “Incanto”, il film diretto da Pier Paolo Paganelli. Protagonisti Giorgio Panariello – nei panni di un clown malinconico – e Vittoria Puccini, madre in fuga con la figlia verso un mondo popolato da magia e seconde possibilità.
“Abbiamo sempre avuto timore di misurarci con il fantastico – ha osservato Panariello – ma è un linguaggio che può toccare corde universali”. La Puccini ha parlato del film come di una fiaba che guarda agli adulti con gli occhi dei bambini: “È un viaggio che aiuta a cambiare sguardo sulle cose”.
Oggi il sipario cala con uno degli appuntamenti più attesi: la consegna del Premio speciale internazionale a Monica Bellucci, icona del cinema europeo. In programma anche le esibizioni di Lola Ponce, la partecipazione di James Franco e l’anteprima europea del film “L’amore sta bene su tutto” di Giampaolo Morelli, con un cast corale che comprende Claudia Gerini, Max Tortora e Monica Guerritore. Un finale che promette eleganza, intensità e un tributo all’immaginario femminile che attraversa il cinema contemporaneo.