TAORMINA – Un intervento tempestivo e altamente complesso ha salvato la vita a un uomo di 43 anni, di origini marocchine e padre di due bambini, colpito da un grave ascesso latero-cervicale. Il paziente era giunto in condizioni disperate al Pronto soccorso di Patti, con una vistosa tumefazione dolorosa al lato sinistro del collo. Gli accertamenti radiologici hanno confermato la diagnosi di ascesso, una condizione che, se non trattata rapidamente, può provocare sepsi, mediastinite e la rottura dei grossi vasi del collo, con esiti potenzialmente fatali.
A causa dell’indisponibilità di posti letto negli ospedali di Milazzo e del Papardo, è stata contattata l’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Taormina. Il dottore Massimo Cerniglia, in servizio, e la dottoressa Serenella Palmeri, responsabile facente funzioni, hanno visionato d’urgenza le immagini TC trasmesse via telematica e hanno valutato la necessità di un intervento immediato.
La macchina dei soccorsi si è messa in moto in piena notte: mentre il paziente veniva trasferito in ambulanza da Patti a Taormina, la dottoressa Palmeri e il dottore Nicolò Politi si sono precipitati in ospedale. L’uomo è stato portato direttamente in sala operatoria, dove l’intervento – durato poco più di due ore – è stato eseguito dalla stessa Palmeri, insieme a Politi e Cerniglia, con l’anestesista Ilenia Napoli. L’operazione ha permesso di evacuare il pus e rimuovere i tessuti necrotici.
Dopo l’intervento, il paziente è stato trasferito in Rianimazione, dove è stato monitorato per 24 ore sotto la supervisione della dottoressa Adele Merendino. Una volta stabilizzato e migliorati i parametri clinici, è stato spostato nel reparto, dove ha proseguito la terapia con antibiotici mirati. È stato dimesso dopo 12 giorni in ottime condizioni.
“Gli ascessi latero-cervicali sono emergenze vere – ha spiegato la dottoressa Palmeri – e vanno affrontati con tempestività. L’intervento chirurgico è spesso l’unica strada per evitare complicanze gravissime. La terapia farmacologica da sola non è sufficiente quando la raccolta purulenta è già presente”.
La dottoressa ha poi raccontato un dettaglio personale: “Era il mio compleanno, l’11 giugno. Stavo per festeggiare con la mia famiglia, ma alla chiamata sono corsa in ospedale. Ho rinunciato alla cena perché in quel momento salvare una vita veniva prima di tutto”.
Grande soddisfazione è stata espressa dalla direzione strategica dell’Asp di Messina, composta dal direttore generale Giuseppe Cuccì, dal direttore amministrativo Giancarlo Niutta e dal direttore sanitario Giuseppe Ranieri Trimarchi. “Questo intervento – si legge in una nota – rappresenta un esempio di dedizione e competenza. Siamo orgogliosi dell’équipe dell’Otorinolaringoiatria di Taormina, che conferma la propria eccellenza anche nella gestione delle urgenze più complesse”.
La sinergia tra i reparti e la professionalità del personale, sottolinea l’Asp, sono elementi fondamentali per garantire un’assistenza efficace. L’ospedale di Taormina si conferma dunque un punto di riferimento anche oltre i confini del Distretto, capace di affrontare emergenze critiche con tempestività e successo.