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Tradizione, musica e orgoglio delle radici: a Giampilieri parte la sfida del “Valli del Mito”

Il progetto ha debuttato nel villaggio di Messina. De Luca: “Ripartiamo dai paesi, smettiamo di vergognarci delle nostre origini”

MESSINA -E’ partita da Giampilieri la sfida culturale e sociale delle “Valli del Mito e della Musica”, il progetto che punta a rilanciare le comunità dell’entroterra messinese mettendo al centro le radici, le tradizioni popolari (con la musica di Barbara Arcadi), i prodotti del territorio e le energie umane che lo abitano. Una manifestazione che non è stata solo spettacolo, ma un’occasione concreta per riflettere sul futuro delle aree interne, trasformando la riscoperta del passato in una strategia per il domani.

Granite, piatti della memoria e comicità per ritrovare l’identità
Tra musica popolare, comicità (di Sasà Salvaggio) e degustazioni, Giampilieri ha accolto con entusiasmo la prima tappa di questo percorso che coinvolge i piccoli centri della zona. A fare da cornice all’evento, l’esibizione del comico Sasà Salvaggio e i piatti preparati dalla lady chef Carlotta Andreacchio: un menù che ha celebrato i sapori della tradizione, dalle granite artigianali ai piatti della memoria, simboli di un’identità che resiste.

Presente anche il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, che ha partecipato all’iniziativa insieme al sindaco di Messina, Federico Basile, e al presidente del Gal Antonio Bonfiglio. “Con loro – ha detto De Luca – abbiamo gustato le eccellenze del nostro territorio e respirato l’energia delle comunità. La sfida vera è costruire un sistema che rimetta al centro le arti manuali, la cultura rurale, i saperi tramandati. Un modo di vivere più umano, più autentico”.

De Luca: “Serve una strategia, partendo dai nostri paesi”
Il progetto è anche un invito a non rinnegare le proprie origini. “Dobbiamo smettere di vergognarci delle nostre radici – ha aggiunto De Luca –. Io continuo a vivere a Fiumedinisi e ne vado fiero. È da lì che può partire una strategia di rilancio, grazie anche al lavoro del Gal e alla passione di chi crede in questa terra”.

Una riflessione che diventa anche critica al modello di società contemporanea: “Corriamo senza senso – ha detto ancora De Luca –. Dovremmo inventare un supermercato che venda tempo. Solo ritrovando i nostri punti di riferimento possiamo fermare questa deriva e ridare dignità al nostro tempo, al lavoro e alle comunità”. Il viaggio dei “Valli del Mito” è appena iniziato, ma ha già messo in moto una narrazione alternativa del territorio.