Un progetto dimenticato, ripreso in corsa e ora al centro di polemiche e incertezze. Il mini svincolo di Itala, che in origine doveva servire stabilmente il territorio e il comprensorio, è diventato oggetto di discussione solo dopo la richiesta di uno svincolo di cantiere legato ai lavori di realizzazione del doppio binario ferroviario, avanzata nell’estate del 2023 dall’onorevole Giuseppe Lombardo. Tuttavia, la comunità è venuta a conoscenza dei dettagli solo a gennaio 2025, quando il piano è stato pubblicato per la valutazione ambientale.
“Sono stato costretto a fare ciò che l’Amministrazione e il Consiglio comunale non avevano fatto: informare i cittadini su un progetto che li riguarda direttamente e che presenta diverse criticità” – ha spiegato Domenico Crisafulli, presidente della Pro Loco di Itala, intervenuto a Radio Taormina Tv nel corso della trasmissione TaoMattina Live, condotta da Carmelo Caspanello.
“Un’opportunità persa, abbandonata e poi ripresa senza confronto”
Il progetto del mini svincolo nasceva con un obiettivo chiaro: garantire un collegamento stabile per Itala e il comprensorio, non solo in situazioni di emergenza. L’iniziativa era stata seguita dalla precedente amministrazione, che aveva avviato interlocuzioni con Rfi e ottenuto anche l’attenzione di esponenti politici come la senatrice Grazia D’Angelo e l’onorevole Giovanni Currò, allora del Movimento 5 Stelle.
Tutto si fermò nel 2021, con il cambio amministrativo. Nel 2022, con l’avvio dei lavori per il raddoppio ferroviario, Crisafulli e altri cittadini promossero una petizione per chiedere di portare avanti il progetto originario. “Volevamo – ha rimarcato il presidente della Pro loco – che l’amministrazione insistesse su questa strada, ma la nostra richiesta fu ignorata”.
Solo nell’estate del 2023, dopo l’intervento dell’onorevole Lombardo, l’amministrazione ha deciso di muoversi per chiedere a Rfi uno svincolo di cantiere legato ai lavori del doppio binario ferroviario. La variante che lo includeva è stata approvata dal consiglio comunale nel maggio 2024, ma senza un coinvolgimento della cittadinanza.
Dubbi e criticità: “Il progetto non è stato adeguatamente approfondito”
Le perplessità sono emerse solo nel gennaio 2025, quando il progetto è stato pubblicato per raccogliere osservazioni ambientali. “A quel punto – chiosa Crisafulli – ho ritenuto doveroso informare i cittadini. La comunità meritava di sapere cosa fosse stato progettato, anche perché da subito sono apparsi evidenti dubbi e criticità”.
L’incontro organizzato dalla Pro loco, al quale ha partecipato anche l’amministrazione, anziché chiarire i punti dubbi, ha sollevato ulteriori interrogativi. “Era evidente che diversi aspetti non erano stati sufficientemente attenzionati. Così com’è concepito – ha concluso Crisafulli – il progetto potrebbe creare più problemi che benefici”.