TAORMINA – Il consiglio comunale del 28 aprile ha visto il consigliere Luca Manuli schierarsi contro la creazione della Fondazione Taormina e dell’Azienda speciale “Patrimonio Taormina”. Una posizione che non è solo una contestazione tecnica, ma un’analisi politica di come l’amministrazione sta scegliendo di affrontare la gestione della città. “Il vero problema”, ha spiegato, “non è se queste partecipate possano funzionare, ma come vengono create, perché e da chi verranno gestite”.
Secondo Manuli, il rischio concreto è che queste nuove strutture non siano strumenti per il bene della comunità, ma diventino leve di potere. “Non è un sospetto infondato – ha sottolineato – è un modello già visto in altre realtà, dove le partecipate sono usate per costruire alleanze politiche, non per risolvere i problemi della comunità”.
Il consigliere ha inoltre criticato la scelta di adottare un modello che si presenta come un cambiamento, ma che in realtà finisce per rafforzare le logiche politiche esistenti. “Non si accontentano più di posizioni di potere – ha aggiunto – ma li utilizzano per blindare una gestione che non ammette alternative”.
Manuli ha concluso il suo intervento con un forte appello alla politica del cambiamento. “Chi si oppone oggi non è solo un’opposizione – ha dichiarato – ma una richiesta di coerenza e onestà. Una politica che non si serva delle istituzioni, ma che le serva”, ha sottolineato, “è la visione necessaria per il futuro di Taormina”.