TAORMINA – Il Consiglio comunale di Taormina ha approvato la costituzione della Fondazione Taormina, dando il via libera allo statuto, al business plan e alla relazione tecnica istruttoria. La maggioranza si è espressa in modo compatto a favore del nuovo ente, considerato dal sindaco Cateno De Luca come “uno strumento indispensabile per il rilancio e il potenziamento del brand Taormina”, mentre l’assessore al Turismo Jonathan Sferra lo ha definito “un braccio operativo dell’Assessorato” e “la risposta alle difficoltà gestionali aggravate dalla mancanza di personale”.
Struttura e risorse della Fondazione
La Fondazione sarà fondata dal Comune e aperta a ulteriori adesioni in qualità di soci partecipanti o sostenitori. Tra gli organi previsti: presidente, consiglio di indirizzo, sovrintendente, comitato scientifico e revisore dei conti. Sul piano economico, riceverà il 25% della tassa di soggiorno, pari a 1,2 milioni di euro previsti per il 2026 e 1,3 milioni per il 2029, oltre a una quota dei ricavi della biglietteria del Teatro Antico per gli spettacoli e ad altre possibili entrate.
Una minoranza divisa tra astensioni e voti contrari
Il voto ha però evidenziato le fratture in seno alla minoranza. Il gruppo “Impegno civico per Taormina” ha visto il capogruppo Marcello Passalacqua votare contro, mentre Lucia Gaberscek e Andrea Carpita si sono astenuti, pur riconoscendo che la Fondazione “potrebbe giovare all’Assessorato al Turismo” e rappresentare “un braccio operativo necessario per garantire specificità che i dipendenti comunali non hanno”.
Le critiche di Manuli e Corvaia
Più dura la posizione di “Rinascimento Taormina”: Maria Rita Sabato si è astenuta, mentre Luca Manuli e Nunzio Corvaia hanno espresso voto contrario. “È mancato un reale confronto e c’è stata una chiusura rispetto a soluzioni alternative” hanno dichiarato, spiegando che “la prima riunione convocata dall’Amministrazione si è tenuta poche ore dopo la trasmissione delle delibere, impedendo un’analisi approfondita” e che “fin dall’inizio era chiaro che il piano fosse già definito e non vi fosse spazio per un confronto sostanziale”. Hanno inoltre criticato il rigetto della loro proposta di selezionare i revisori dei conti tramite estrazione invece che per nomina diretta del sindaco, parlando di “collaborazione più dichiarata che praticata”.
Dubbi sul piano operativo
Manuli ha aggiunto che “il piano operativo è scarno, privo di analisi sui flussi turistici, senza dati storici o studi di settore”, segnalando anche la previsione di 60 eventi l’anno da 500 spettatori ciascuno “senza alcun supporto concreto”. Ha infine citato le osservazioni dei revisori dei conti del Comune, che nel loro parere hanno chiesto di ridurre le spese di organizzazione e degli organi di gestione, evidenziando il rischio di sovrapposizioni con la struttura già esistente di Taormina Arte.