TAORMINA – Dopo otto anni, Tiziana Rocca torna alla guida del Taormina Film Festival e annuncia una 71ª edizione dal taglio rinnovato. La storica manifestazione si svolgerà dal 10 al 14 giugno 2025, con una programmazione che punta a coniugare qualità, apertura internazionale e radicamento sul territorio. Il festival tornerà ad avere un concorso internazionale, ospiterà proiezioni fuori concorso ed eventi speciali, tra cui un omaggio a Malèna di Giuseppe Tornatore, a 25 anni dall’uscita del film. Prevista anche una prestigiosa giuria internazionale e un’attenzione particolare per il coinvolgimento dei giovani. Abbiamo intervistato Tiziana Rocca per conoscere nel dettaglio il progetto della nuova edizione.
Direttrice, dopo otto anni è di nuovo alla guida del Taormina Film Festival. Cosa l’ha spinta ad accettare?
“È un impegno importante e al tempo stesso una grande soddisfazione. Avevo diretto cinque edizioni molto forti e sentivo che avevo lasciato un segno. Me lo ricordavano spesso anche le persone di Taormina. Mi fa piacere tornare con un nuovo progetto, in un festival che è sempre rimasto nel mio cuore”.
Quali saranno le principali novità dell’edizione 2025?
“La più importante è il ritorno del concorso internazionale. Produttori e autori possono già iscrivere i loro film sul sito del festival. Poi ci saranno le proiezioni fuori concorso e gli eventi speciali serali al Teatro Antico. La struttura sarà semplice e lineare, con una giuria internazionale che assegnerà i premi per miglior film, miglior interprete femminile e maschile”.
L’omaggio a Malèna rafforza il legame con il cinema italiano. Com’è nata questa scelta?
“Tornatore mi ha sempre sostenuto nelle edizioni precedenti. Per i 25 anni di Malèna ho voluto dedicargli questo omaggio. È il film che ha lanciato Monica Bellucci nel panorama internazionale. Il maestro Tornatore ha anche approvato il poster ufficiale del festival, che è stato pubblicato oggi su Variety. Sta ricevendo apprezzamenti anche a livello internazionale e questo mi fa molto piacere. È un gesto importante per il territorio”.
Quali criteri guideranno la selezione dei film in concorso?
“Abbiamo un comitato di selezione composto da professionisti che lavorano anche per festival come Roma, Torino e Venezia. La selezione sarà di qualità, ma con una particolare attenzione ai film girati in Sicilia, con attori, registi e produttori siciliani. Un festival siciliano deve valorizzare anche questo patrimonio”.
Ci sarà spazio anche per produzioni indipendenti?
“Assolutamente. Il successo di film come Past Lives, che ha vinto cinque Oscar con un budget di sei milioni, dimostra quanto contino le idee. Le major saranno presenti negli eventi speciali, ma nel concorso ci sarà ampio spazio per il cinema indipendente. Il programma deve essere nazional-popolare, ognuno deve poter trovare un film adatto ai propri gusti”
Il Teatro Antico è da sempre simbolo del festival. Come lo valorizzerete?
“Riempirlo. È un luogo impegnativo ma meraviglioso. Un teatro pieno cambia l’impatto di una serata, anche per gli ospiti. Voglio un programma che sappia attrarre il grande pubblico e regalare quel colpo d’occhio indimenticabile”.
Il mondo del cinema è in forte trasformazione. Il festival come si adatterà ai cambiamenti in corso?
“I festival oggi sono fondamentali per dare visibilità a film che altrimenti non troverebbero spazio in sala. Una selezione o un premio in un festival possono fare la differenza nella distribuzione. In un mercato affollato, il Taormina Film Festival può dare valore aggiunto alle opere in cerca di pubblico”.
Quali saranno i momenti salienti dell’edizione 2025?
“Oltre ai film, avremo masterclass, incontri con personalità del cinema e soprattutto il ritorno del campus giovani, con 500 studenti coinvolti. Abbiamo anche ripristinato il ‘Careddino d’oro’, lo storico premio del pubblico giovane. I ragazzi parteciperanno a tutte le attività del festival, comprese le cerimonie al Teatro Antico. È importante avvicinare le nuove generazioni a questo mondo, anche per chi sogna un futuro da regista, attore o sceneggiatore”.
Possiamo aspettarci grandi nomi del cinema internazionale?
“Stiamo lavorando in questa direzione. Per ora posso solo dire che ci saranno tre conferenze stampa: una durante il festival di Cannes, una a Roma e una qui a Taormina. La comunicazione sarà costante e puntuale. Vogliamo coinvolgere i media e il territorio, dando anche notizie in anteprima”.
Quest’anno il festival si svolgerà nella prima metà di giugno. Perché questa scelta?
“Non è una data che ho scelto io, ma ho adattato il festival di conseguenza. Ho deciso di concentrarlo in cinque giorni, dal 10 al 14 giugno, per realizzare un’edizione compatta ma significativa. È il primo anno della rinascita, e ho voluto partire con basi solide”.
Qual è la sua visione per il Taormina Film Festival e per il suo futuro?
“Per ora penso al presente. Ma già questa edizione deve essere una semina per il futuro. Taormina ha una storia di 71 anni. È il secondo festival più longevo d’Italia dopo Venezia. Una responsabilità enorme, ma anche un’occasione per riportarlo tra i grandi appuntamenti del cinema internazionale”.