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POLITICA

Raddoppio ferroviario, Itala e Scaletta chiedono chiarezza: chiesto un Consiglio comunale congiunto

Lavori in corso e poche informazioni: sei consiglieri comunali domandano un confronto pubblico sui disagi, le opere compensative e il futuro dei territori

SCALETTA ZANCLEA – Un Consiglio comunale congiunto tra Itala e Scaletta Zanclea per discutere, finalmente alla luce del sole, gli impatti del raddoppio ferroviario e ascoltare cittadini sempre più preoccupati. È quanto hanno chiesto sei consiglieri comunali dei due paesi jonici (Mario Briguglio, Tindaro Briguglio, Sonia Basile per Scaletta Zanclea; Salvatore Cacciola, Ambra Crisafulli e Salvatore Di Cuccio per Itala) in una nota ufficiale protocollata il 14 maggio e indirizzata alle rispettive amministrazioni, alla Città metropolitana e alle realtà associative locali.

L’allarme dei territori

L’iniziativa nasce da un malcontento crescente nelle comunità, che da mesi convivono con i disagi provocati dai cantieri, in un clima di incertezza. I firmatari del documento lamentano la mancanza di aggiornamenti chiari e regolari alla popolazione, nonostante le rassicurazioni più volte espresse dai sindaci e dagli amministratori. La richiesta punta ad aprire un confronto vero, in una seduta consiliare congiunta e aperta al pubblico, da tenersi – suggeriscono – all’auditorium del Polifunzionale di Scaletta Zanclea, o, in alternativa, attraverso una riunione pubblica appositamente organizzata.

Le criticità da affrontare

Per il territorio di Itala, le principali preoccupazioni riguardano le rampe di cantiere già previste, la necessità di regolamentare meglio la viabilità e la possibilità di individuare un’area da adibire a parcheggio. A Scaletta Zanclea, invece, il nodo centrale è quello dell’approvvigionamento idrico: si temono effetti negativi sulle utenze, ed è forte l’attenzione sulle richieste avanzate all’E.A.S. per ottenere una fornitura d’acqua compensativa da parte di Rfi. I consiglieri chiedono chiarimenti anche su altri interventi che dovrebbero potenziare il sistema idrico comunale, come le opere sul pozzo del Consorzio irriguo di Guidomandri, oggi fondamentale per l’acqua potabile del paese. Anche qui, inoltre, emergono problematiche legate alla viabilità e alla gestione dei parcheggi.

Un’opera strategica per entrambi i comuni

Tra le proposte più rilevanti, spicca quella di realizzare un collegamento viario tra la Strada provinciale 29 e la Statale 114, un’opera ritenuta compensativa, necessaria e strategica. Inoltre, i consiglieri propongono l’istituzione di una cabina di regia permanente tra i due comuni, con il compito di monitorare l’impatto presente e futuro dei lavori, attraverso un protocollo d’intesa e un coordinamento stabile.

L’appello alle istituzioni

I promotori della richiesta sottolineano che l’elenco delle questioni evidenziate non è esaustivo, ma rappresenta un primo passo per sollevare pubblicamente temi che meritano attenzione. L’auspicio è che i sindaci e gli organi competenti non ignorino l’appello e che sappiano dare risposte puntuali non solo ai quesiti già emersi, ma anche alle preoccupazioni che potrebbero essere sollevate nel corso di un confronto diretto con la cittadinanza.